Lingotti da investimento, dalla realizzazione alla vendita

realizzazione lingotti oroI lingotti da investimento sono uno dei prodotti maggiormente richiesti da chi voglia investire nel prezioso metallo che resta uno dei beni rifugio per eccellenza in periodi di forte instabilità economica e finanziaria come quello che ancora stiamo vivendo. Per questo motivi, se siamo desiderosi di investire anche noi in un acquisto del genere, è bene sapere come vengono realizzati.

I lingotti nascono con il processo di fusione realizzato da aziende specializzate ed autorizzate come i Banco Metalli e venduti, poi, attraverso i compro oro diffusi su tutto il territorio nazionale. Per realizzarli è possibile utilizzare oro usato e ad altri oggetti creati nel prezioso metallo (come piccoli elettromestici oppure componenti di pc come ram, schede madri o quelle video) che abbiamo in casa o che vengono acquistati dai compro oro che offrono tali servizi per commercianti etc. In realtà, non tutti sanno che l’oro in quanto ottimo conduttore viene utilizzato per la realizzazione di svariati oggetti che possono andare dai monili preziosi alla componentistica dei pc ma può essere trovato anche all’interno di televisori (sia dei modelli vecchi che in quelli nuovi) e infine nella maggior parte degli elettrodomestici presenti nelle nostre case.

Ma come avviene la fusione? Il processo di fusione consiste nella liquefazione del metallo prezioso che avviene a circa 1064 gradi centigradi. L’oro usato, una volta ridotto allo stado liquido grazie ad un forno ad induzione e all’acido borico, viene separato dagli altri metalli con i quali è mischiato nella realizzazione di oggetti e, epurato di ogni altra sostanza, viene successivamente solidificato in una staffa in forma di lingotto con una purezza quasi totale. Durante il processo di raffreddamento, l’oro perde circa il 5% del suo peso iniziale nel passaggio dallo stato liquido a quello solido. L’ultima fase è quello della levigatura e lucidatura per dare all’oro il caratteristico aspetto che tutti conosciamo.
Su ogni lingotto, poi, viene impresso il marchio del fabbricatore, i carati, il peso e gli altri dati imposti dalla legge.

Abbiamo già detto in precedenza che per la realizzazione dei lingotti d’oro è possibile utilizzare oro usato. Prima di procedere alla fusione, in questo caso, si eseguono delle analisi di valutazione per stabilire la purezza dell’oro utilizzato. Fra le metodologie più comuni abbiamo quello del saggio alla tocca. Si tratta del sistema più semplice ed anche uno fra i più affidabili (circa 90%): si strofina l’oro con una pietra detta di paragone (di solito pietra lavica) e sulla striscia che si è formata si fa colare qualche goccia di acido nitrico che ha l’effetto di separare l’oro dagli altri materiali. In questo modo, sarà possibile effettuare le valutazioni sulla sua purezza.

Un altro metodo abbastanza conosciuto e diffuso è, poi, quello della coppellazione. Per effettuare questa analisi si avvolge l’oro in un involucro di piombo e, successivamente, in una coppella e messo in forno a 1150°. In questo modo il piombo attira a sé tutti gli altri materiali diversi dall’oro e il materiale giallo rimasto viene prima trattato con acido nitrico e poi lavato, asciugato e pesato per essere riutilizzato.

Esistono, poi, altre metodologie più tecnologiche come la spettrometria che analizza a raggi X il materiale prezioso oppure lo screening con software specifici di analisi su parametri approfonditi. Va detto, però, che le ultime due metolodologie sono disponibili quasi esclusivamente nei compro oro che offrono servizi specifici per commercianti.

Ultimamente, infine, si stanno diffondendo metodologie che cercano di essere meno invasive per l’ambiente circostante (molti dei metodi classici, infatti, prevedono l’utilizzo di sostanze abbastanza tossiche per l’uomo e l’ambiente circostante e per questo motivo è assolutamente consigliabile evitare il fai da te e rivolgersi esclusivamente a professionisti del settore attrezzati per queste operazioni). Una delle sostanze oggetto di studio è lo zucchero estratto dalla frutta o dal mais, sostanza che viene reputata in grado di separare l’oro dagli altri metalli con i quali solitamente è mischiato in lega.

Per procedere all’acquisto o alla realizzazione di un lingotto da investimento con il proprio oro usato è consigliabile rivolgersi esclusivamente ai compro oro autorizzati alla fusione in modo tale da avere garanzie circa la serietà del partner scelto. Privilegiare i grandi gruppi in franchising vuol dire avere la certezza di serietà e professionalità ed della possibilità di un’esperienza positiva soprattutto per chi si affaccia per la prima volta al mondo dei compro oro e della compravendita dell’oro usato.