Argento non solo monili etnici

mar_0702L’argento è un metallo prezioso che, a differenza dell’oro e del platino, si caratterizza per un minor valore e una maggiore volatilità nel medio periodo: di conseguenza viene considerato come un bene rifugio anomalo. Infatti la decisione di investire in argento consente di mettere al sicuro il proprio patrimonio dalle oscillazioni borsistiche, tuttavia ha una stabilità minore e quindi i vantaggi non sono così evidenti come nel caso dell’oro. Questo metallo si distingue per il suo colore lucente, grigio-bianco brillante e lucido; inoltre è un materiale molto duttile, quindi bisogna maneggiarlo con attenzione per evitare che si deformi. Inoltre è il metallo che possiede la conduttività termica ed elettrica migliore. Al giorno d’oggi è impiegato sia nel settore tecnico che in quello della gioielleria e della monetazione e dell’oggettistica: in questo campo è diventato il protagonista di un intero ramo. Si tratta dell’argenteria, le cui produzioni sono cornici, vassoi, posate, tazze, coppe e prodotti particolari come i samovar.
I principali Paesi produttori sono il Messico, il Perù (111,6 milioni di once nel 2006), il Canada, gli Stati Uniti e l’Australia. Ancora oggi la produzione di argento è rilevante non solo per l’uso industriale del metallo, ma anche per alimentare il settore dell’argenteria e della gioielleria. Infatti, anche se meno diffusi come in passato, regali come i vassoi e le cornici d’argento sono ancora molto sentiti. Inoltre questi oggetti possono diventare un vero e proprio investimento in tempi di crisi, perchè possono essere monetizzati e rivenduti a un banco metalli oppure a un compro oro. Di conseguenza anche i gioielli etnici acquistati durante un viaggio hanno un valore economico.
L’argento viene impiegato soprattutto come metallo prezioso e per realizzare specchi molto più lucidi e riflettenti rispetto a quelli normali. In questo caso si utilizza il cosiddetto Sterling, cioè una lega con un titolo molto elevato: con questo termine si indica la percentuale minima di metallo prezioso contenuta e che determina il valore dell’oggetto in questione. Lo Sterling è una lega in cui la parte d’argento è il 92,5%, mentre il rimanente può essere di qualunque altro metallo: in genere si impiega il rame, anche se in alcuni casi si aggiunge al massimo lo 0,5% di zinco. Il titolo 925 è quello più elevato tra le leghe, in quanto gli altri sono sempre inferiori: sono il titolo 835 e 800 dove la composizione del metallo prevede come minimo rispettivamente 835 e 800 parti di argento puro. Il titolo 925 è quello di maggior pregio non soltanto dal punto di vista economico, ma anche da quello estetico: infatti gli oggetti realizzati con questa tipologia di lega sono molto più lucenti, chiari e lucenti proprio per il fatto che è presente una quantità minore di metalli leganti. La loro aggiunta è tuttavia necessaria in quanto l’argento è un metallo troppo duttile per poter essere impiegato in argenteria e gioielleria allo stato puro. Per riconoscere l’argento di qualità è necessario valutarne la brillantezza e quanto sia chiaro il colore.
Per quanto riguarda la certificazione dell’argento bisogna tenere a mente che ogni Stato ha una propria disciplina legale per quanto riguarda i marchi da imprimere sulla superficie degli oggetti e dei gioielli d’argento: in questo modo si attesta il pregio del metallo e si proteggono gli acquirenti. Ad esempio in Italia si impiega il sistema del doppio punzone, in base al quale sulla superficie dell’oggetto devono essere impressi un ovale e un esagono allungato con una stella: il primo racchiude il titolo e il secondo la dicitura che identifica l’argentiere e la sigla della provincia. Per gli oggetti e gioielli fabbricati prima del 1968 il punzone del produttore aveva invece la forma di una losanga tronca. Infine bisogna ricordare che nel 1999 è stata emanata una legge che introduce un nuovo punzone, specifico per gli oggetti d’argento ricoperti con un altro materiale oppure se l’argento è rappresentato da una semplice lamina esterna.
L’argento non subisce alcuna alterazione a contatto con l’acqua pura e con l’aria pura, tuttavia se viene esposto all’acido solforico, all’ozono oppure allo zolfo si scurisce e si ossida. Per questo motivo è necessario lavare sia i gioielli che gli oggetti d’argento con acqua e bicarbonato di sodio con una certa frequenza; in questo modo se ne preservano la bellezza e la lucentezza.