Come riconoscere l’oro puro e quanto vale

Oro puroQual è il valore dell’oro puro? Come si può ben intuire l’oro puro è quello che vanta il valore di mercato più elevato in assoluto, di conseguenza è quello che può rendere maggiormente laddove si scelga di vendere un oggetto realizzato interamente in questo metallo prezioso a un compro oro.
Per ben comprendere il concetto di oro puro è utile scoprire che cosa sono i carati, ovvero l’unità di misura tramite cui si indica, di fatto, la qualità del metallo prezioso.
Il carato, il cui simbolo è kt, è un dato che indica appunto il livello di purezza dell’oro, nello specifico quanti grammi di oro sono effettivamente contenuti in 1000 g di lega metallica.
La quantità di carati che può contraddistinguere una tipologia di oro può variare: si spazia da un minimo di 1 kt, ovvero un’unità di oro su 24 unità metalliche che compongono la lega con cui è fabbricato l’oggetto, fino ad un massimo di 24 kt.
L’oro 24 kt è appunto l’oro puro: in questi casi l’oro costituisce 12/12 della lega metallica, di conseguenza gli oggetti in oro puro presentano solo delle piccolissime tracce di altri elementi metallici, quantitativamente irrilevanti.
É fuori di dubbio il fatto che l’oro puro sia quello più interessante dal punto di vista commerciale, dunque quello che può fruttare di più laddove si venda un oggetto a un compro oro, è molto interessante quindi conoscere qual è il suo valore.
A tal riguardo va detto anzitutto che l’oro ha una quotazione ufficiale valida a livello internazionale, e la cosiddetta oro quotazione è il primo dato che deve essere consultato prima di concludere la vendita di un oggetto realizzato in questo metallo prezioso.
La quotazione dell’oro non è stabile dal punto di vista temporale, anzi è oggetto di fluttuazioni: nello specifico questa quotazione viene aggiornata due volte al giorno tramite il cosiddetto Fixing, l’operazione tramite cui un ristretto numero di istituti bancari addetti stabiliscono il valore di questo metallo prezioso considerando una ricca serie di fattori.
Chiunque può conoscere con facilità la quotazione dell’oro: in rete ad esempio sono presenti diversi siti Internet che propongono le quotazioni dei metalli preziosi, e non bisogna fare altro che accertarsi che il sito visitato sia attendibile e che sia aggiornato con cadenza quotidiana.
Per calcolare il valore di mercato di un bene in oro, dunque, è necessario far riferimento alla quotazione ufficiale, rapportandola ovviamente alla qualità dell’oro, ovvero al numero di carati che lo contraddistinguono, e alla quantità di oro effettivamente presente nell’oggetto.
Vi sono anche degli altri aspetti, tuttavia, che devono essere considerati laddove si voglia vendere un oggetto in oro puro: quanto detto fino ad ora è assolutamente vero, tuttavia può accadere che diversi compro oro effettuino proposte differenti per il medesimo oggetto.
Come si spiega questo? Perché lo stesso articolo può fruttare in modo diverso sebbene la quotazione dell’oro sia ufficiale e valida per tutti gli esercizi del settore?
Il fatto che l’oro puro, così come l’oro con differenti quantità di carati, abbia una quotazione ufficiale valida in tutto il mondo non implica che le proposte dei compro oro siano tutte uguali: le varie aziende che operano nel settore infatti trattengono diverse commissioni da ogni transazione, e proprio questo determina le differenti quotazioni.
Ogni compro oro d’altronde ha delle proprie politiche commerciali, legate anche ai costi gestionali che devono essere sostenuti, di conseguenza è del tutto normale ricevere proposte diverse per il medesimo oggetto in oro puro.
Il consumatore ovviamente, dal suo canto, può legittimamente rivolgersi al compro oro che gli garantisce la vendita più fruttuosa, di conseguenza è sicuramente una buona idea quella di richiedere più valutazioni ad aziende concorrenti prima di concludere l’affare.
Chi intende vendere, ovviamente, ha però il dovere di rivolgersi rigorosamente a dei compro oro regolarmente autorizzati allo svolgimento dell’attività, affinché l’operazione risulti tracciabile al 100% e venga dunque eseguita in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle normative.

Come funziona il mercato dell’oro usato: te lo spieghiamo in pochi passaggi

Briciole-oro-usatoIl mercato dell’oro usato è estremamente florido e, dal punto di vista tecnico, non è complesso, di conseguenza chi possiede oggetti in oro ha assolutamente modo di farli fruttare trasformandoli in denaro contante nel pieno rispetto delle normative vigenti.

In Italia infatti, proprio come in altri paesi, è legale che le aziende abilitate acquistino dell’oro direttamente dai privati, riconoscendo loro un pagamento in contanti.
Per il comune cittadino intenzionato a vendere dell’oro, dunque, non vi sono particolari suggerimenti da dare, se non quello di rivolgersi a degli esercizi commerciali specifici, ovvero i classici compro oro. L’unico modo corretto di vendere legalmente il proprio oro è appunto quello di rivolgersi a queste aziende: vendere oggetti in oro in altre maniere non solo non è legale, ma espone anche la persona al concreto rischio di raggiri e di brutte sorprese.
Alla luce di quanto detto è opportuno sottolineare che le attività di compro oro che si vedono proporre degli oggetti in questo metallo prezioso, dopo averli valutati e dopo aver chiuso l’accordo con il cliente devono fargli compilare una serie di documenti.
Ogni acquisto da parte di un esercizio di compro oro, infatti, deve essere opportunamente tracciato, di conseguenza si deve poter risalire all’identità di chi ha venduto gli articoli in oro.
Alcune persone considerano queste operazioni burocratiche un po’ noiose, in realtà sono assolutamente opportune per la sicurezza del consumatore.
Anzitutto, la compilazione di tutti i documenti previsti è fondamentale per evitare che dei malviventi possano vendere oggetti in oro appena rubati senza che rimanga alcuna traccia del crimine commesso, allo stesso tempo queste procedure possono rivelarsi necessarie in tante altre circostanze che tutelano gli stessi cittadini, ovvero ad esempio per prevenire episodi di sfruttamento a danno di persone in difficoltà economica.
Affidarsi ad un compro oro regolarmente abilitato è dunque tutto ciò di cui il privato deve preoccuparsi per vendere i suoi oggetti in oro, ad ogni modo è comunque utile sottolineare alcuni aspetti di cui è bene essere consapevoli nel momento in cui ci si reca presso un’attività di questo tipo.
Cosa importantissima, va ricordato anzitutto che l’oro ha una quotazione ufficiale, una quotazione valida a livello internazionale e che è soggetta a fluttuazioni, un po’ come avviene nel mercato della borsa.
Per quanto il valore dell’oro possa oscillare, tuttavia, questo metallo prezioso non è mai stato interessato da cali rilevanti, anzi si mantiene piuttosto costante; è proprio per questa ragione, d’altronde, che il mercato dell’oro gode di una grande floridità, al punto che questo metallo è considerato una vera e propria forma di investimento.
La quotazione ufficiale dell’oro non è affatto un “segreto” delle aziende operanti nel settore, al contrario si tratta di un dato che può, anzi che deve essere conosciuto nel momento in cui si propongono degli oggetti in oro ad un’attività del settore.
I compro oro sono assolutamente in grado di specificare ai loro clienti a quanto ammonta la quotazione ufficiale dell’oro, ad ogni modo una persona può verificare autonomamente la correttezza dell’informazione collegandosi ad uno dei siti web autorevoli che propongono, appunto, le quotazioni aggiornate dei metalli preziosi.
Il fatto che l’oro abbia una quotazione ufficiale valida a livello internazionale, dunque, significa che tutti i compro oro pagheranno in modo uguale il medesimo oggetto? No, non è esattamente così.
Le varie aziende che operano nel settore, infatti, trattengono delle percentuali da ogni transazione, è proprio dalle medesime d’altronde che riescono a ricavare i loro profitti, di conseguenza è assolutamente possibile che vi siano piccole differenze di quotazione relativamente al medesimo articolo in oro.
Le differenze in questione sono minime, d’altronde un’attività di compro oro che trattiene percentuali molto consistenti per ogni transazione assai difficilmente potrebbe stare sul mercato, alla luce di una così accesa concorrenza.
Per quanto si stia parlando di differenze di quotazione di piccola entità, ad ogni modo, il consumatore è libero di orientarsi verso il compro oro che gli propone di più, a condizione come detto che rispetti le normative del settore.

Argento non solo monili etnici

mar_0702L’argento è un metallo prezioso che, a differenza dell’oro e del platino, si caratterizza per un minor valore e una maggiore volatilità nel medio periodo: di conseguenza viene considerato come un bene rifugio anomalo. Infatti la decisione di investire in argento consente di mettere al sicuro il proprio patrimonio dalle oscillazioni borsistiche, tuttavia ha una stabilità minore e quindi i vantaggi non sono così evidenti come nel caso dell’oro. Questo metallo si distingue per il suo colore lucente, grigio-bianco brillante e lucido; inoltre è un materiale molto duttile, quindi bisogna maneggiarlo con attenzione per evitare che si deformi. Inoltre è il metallo che possiede la conduttività termica ed elettrica migliore. Al giorno d’oggi è impiegato sia nel settore tecnico che in quello della gioielleria e della monetazione e dell’oggettistica: in questo campo è diventato il protagonista di un intero ramo. Si tratta dell’argenteria, le cui produzioni sono cornici, vassoi, posate, tazze, coppe e prodotti particolari come i samovar.
I principali Paesi produttori sono il Messico, il Perù (111,6 milioni di once nel 2006), il Canada, gli Stati Uniti e l’Australia. Ancora oggi la produzione di argento è rilevante non solo per l’uso industriale del metallo, ma anche per alimentare il settore dell’argenteria e della gioielleria. Infatti, anche se meno diffusi come in passato, regali come i vassoi e le cornici d’argento sono ancora molto sentiti. Inoltre questi oggetti possono diventare un vero e proprio investimento in tempi di crisi, perchè possono essere monetizzati e rivenduti a un banco metalli oppure a un compro oro. Di conseguenza anche i gioielli etnici acquistati durante un viaggio hanno un valore economico.
L’argento viene impiegato soprattutto come metallo prezioso e per realizzare specchi molto più lucidi e riflettenti rispetto a quelli normali. In questo caso si utilizza il cosiddetto Sterling, cioè una lega con un titolo molto elevato: con questo termine si indica la percentuale minima di metallo prezioso contenuta e che determina il valore dell’oggetto in questione. Lo Sterling è una lega in cui la parte d’argento è il 92,5%, mentre il rimanente può essere di qualunque altro metallo: in genere si impiega il rame, anche se in alcuni casi si aggiunge al massimo lo 0,5% di zinco. Il titolo 925 è quello più elevato tra le leghe, in quanto gli altri sono sempre inferiori: sono il titolo 835 e 800 dove la composizione del metallo prevede come minimo rispettivamente 835 e 800 parti di argento puro. Il titolo 925 è quello di maggior pregio non soltanto dal punto di vista economico, ma anche da quello estetico: infatti gli oggetti realizzati con questa tipologia di lega sono molto più lucenti, chiari e lucenti proprio per il fatto che è presente una quantità minore di metalli leganti. La loro aggiunta è tuttavia necessaria in quanto l’argento è un metallo troppo duttile per poter essere impiegato in argenteria e gioielleria allo stato puro. Per riconoscere l’argento di qualità è necessario valutarne la brillantezza e quanto sia chiaro il colore.
Per quanto riguarda la certificazione dell’argento bisogna tenere a mente che ogni Stato ha una propria disciplina legale per quanto riguarda i marchi da imprimere sulla superficie degli oggetti e dei gioielli d’argento: in questo modo si attesta il pregio del metallo e si proteggono gli acquirenti. Ad esempio in Italia si impiega il sistema del doppio punzone, in base al quale sulla superficie dell’oggetto devono essere impressi un ovale e un esagono allungato con una stella: il primo racchiude il titolo e il secondo la dicitura che identifica l’argentiere e la sigla della provincia. Per gli oggetti e gioielli fabbricati prima del 1968 il punzone del produttore aveva invece la forma di una losanga tronca. Infine bisogna ricordare che nel 1999 è stata emanata una legge che introduce un nuovo punzone, specifico per gli oggetti d’argento ricoperti con un altro materiale oppure se l’argento è rappresentato da una semplice lamina esterna.
L’argento non subisce alcuna alterazione a contatto con l’acqua pura e con l’aria pura, tuttavia se viene esposto all’acido solforico, all’ozono oppure allo zolfo si scurisce e si ossida. Per questo motivo è necessario lavare sia i gioielli che gli oggetti d’argento con acqua e bicarbonato di sodio con una certa frequenza; in questo modo se ne preservano la bellezza e la lucentezza.

Conosci davvero l’oro e le relative carature?

1453376715_kit-kat-oro-misuraL’oro si caratterizza per il fatto di essere quotato in Borsa: in questo modo il prezzo è lo stesso in tutto il mondo. Bisogna tenere a mente che ciò vale soltanto per il metallo puro, cioè per quello 24 carati; si tratta dell’oro in cui 999 parti su 1000 sono di metallo giallo. L’oro 24 carati viene valutato due volte al giorno (la mattina e nel primo pomeriggio) dalla Borsa di Londra, l’istituto finanziario demandato a questo compito fin dal 1919. La quotazione dell’oro tiene conto di numerosi fattori, come la situazione mondiale geopolitica e il volume e il numero delle compravendite. In genere, comunque, l’oro risulta molto più stabile rispetto alle normali azioni borsistiche: per questo viene considerato da sempre un bene rifugio. 

L’oro 24 carati è essenzialmente oro finanziario, tuttavia in commercio si trova un’altra tipologia di metallo giallo: si tratta dell’oro 18 carati. È quello usato comunemente nel settore dell’oreficeria e della gioielleria, quello con cui sono fatti gli orologi, i monili e gli altri oggetti preziosi che si trovano nelle case. Si tratta di una lega, la cui composizione può variare in maniera rilevante: il tratto comune è che su 1000 parti 750 sono di oro, mentre le altre sono di altri metalli. A seconda del materiale che si unisce cambia anche il colore della lega: ad esempio si parla di oro rosso se la percentuale aggiuntiva del 25% è composta da rame. Se invece la lega è composta da 750 parti di oro e da 250 di cobalto si parla di oro blu; l’oro bianco è composto da oro, palladio e nichel, mentre l’oro verde prevede l’aggiunta di una quantità uguale di argento e rame. Infine l’oro giallo, cioè la lega metallica più impiegata in gioielleria è composto dal 75% di oro, dal 13-18% di rame e dal 12-7% d’argento. In questo modo il colore della lega non differisce molto da quello dell’oro puro.
La realizzazione di leghe è una soluzione essenzialmente funzionale in quanto l’oro puro risulta troppo malleabile, morbido e duttile per poter realizzare oggetti di uso comune e gioielli: non solo l’incastonatura non è sufficientemente robusta per alloggiare le pietre preziose, ma i risultati finali della lavorazione si deformerebbero in breve tempo, rovinandosi. Di conseguenza si rende il metallo aurifero più usabile, aumentandone la durezza e la durabilità grazie alle leghe.
La valutazione dell’oro 18 carati è legata strettamente a quella dell’oro puro: in genere è sufficiente detrarre dal valore dell’oro puro determinato dalla Borsa di Londra una percentuale corrispondente al 25%. Bisogna però tenere a mente che ciò non è completamente vero nel caso dell’oro vecchio che si decide di vendere a un banco metalli oppure a un compro oro. Infatti in questo caso si parla degli oggetti di metallo prezioso che si hanno in casa e dei propri gioielli: la quotazione varia quindi da negozio a negozio. In particolare, il valore finale e di conseguenza il guadagno che si ottiene dalla vendita dipendono dai tassi applicati dall’esercizio. Infatti ogni realtà commerciale ha costi di gestione, di fusione e di stoccaggio dell’oro: a seconda del guadagno che il proprietario intende realizzare varia l’oro quotazione. Quindi è possibile che la percentuale sottratta si aggiri sul 30 % oppure salga al 35%. Di conseguenza si può dire che vendere il proprio oro vecchio a un determinato compro oro non consente di ottenere la stessa somma di una transazione effettuata in un altro negozio, proprio a causa della differente politica dei prezzi.
Per ottenere la migliore quotazione oro si possono comunque seguire delle semplici regole e alcuni accorgimenti basilari: in primo luogo si consiglia di seguire l’andamento dell’oro borsistico, così da vendere in un momento in cui i prezzi sono in rialzo. In secondo luogo è bene conoscere la valutazione media del metallo aurifero nella propria zona, per poi esaminare più nel dettaglio le singole realtà commerciali. In genere i siti dei compro oro riportano le varie quotazioni: è bene diffidare di negozi che prospettano valutazioni eccessive in quanto non hanno un rapporto con la realtà e non vengono effettivamente applicate. Inoltre bisogna affidarsi sempre a un negozio serio e onesto.

Commercio metalli preziosi, il ruolo dei compro oro

metalli preziosiMolti credono che il banco metalli e il compro oro siano la stessa cosa, ma si sbagliano e anche di grosso.

Questo errore è indotto dal fatto che, a grandi linee, sembra facciano la stessa cosa, ma non è assolutamente così. La differenza tra questi due tipi di commerciati, sostanzialmente, è che il materiale acquistato da un banco metalli viene fuso e poi affinato, ma non viene successivamente rivenduto come succede invece nel caso dei compro oro.

I servizi offerti ai propri clienti da parte del banco metalli non si limitano solamente ai privati cittadini (come nel caso dei compro oro), ma il suo commercio è esteso anche a persone che operano nel settore in questione come le fonderie.

Per quanto riguarda il modo in cui si valuta l’oggetto che viene portato al banco metalli, viene valutato solo ed esclusivamente in base alla quantità di oro che esso contiene.

Questo succede proprio perché i banco metalli non si limitano a rivendere l’oggetto, ma lo fondono e ne aumentano il valore. Inoltre quello del banco metalli è un vero e proprio business che concentra i suoi guadagni sull’acquisto di materiale in quantità molto grandi.

Per svolgere l’attività del banco metalli bisogna avere il titolo di operatore professionale nel settore dei metalli preziosi e questo viene rilasciato dalla Banca d’Italia.

Questo titolo, conferito da un ente così importante, garantisce al compratore anche una maggiore garanzia, infatti con un Banco Metalli si può essere sicuri di operare nel rispetto della legge.

Aprirne uno non è cosi semplice, ci sono delle regole ben precise da dover rispettare ai fini di legge che, nel caso in cui non vengano rispettate, potrebbero causare diverse problematiche a queste tipologie di attività.

Come abbiamo detto prima la società riceve il permesso e l’autorizzazione direttamente dalla Banca d’Italia, quindi servono dei requisiti speciali i quali sono:

-L’azienda deve avere a disposizione un capitale minimo superiore a 120.000 € .

-L’azienda deve indicare come oggetto la voce commercio di oro.

-Tutto il personale che collabora con l’azienda,compreso il personale tecnico, commerciale e amministrativo, devono essere in regola con i requisiti di onorabilità, quindi non devono trovarsi in stato di interdizione, non devono essere stati in reclusione per un tempo superiore ai sei mesi per frode bancaria oppure per delitti contro la pubblica amministrazione per un tempo superiore a 12 mesi e qualsiasi altro delitto non colposo con pena superiore ai 24 mesi.

Un Banco Metalli deve, in aggiunta, rispettare particolari obblighi di legge tra cui è presente anche quello di dichiarare tutte le operazioni in oro che vengono compiute presso la propria società.

La particolartià dei Banco Metalli è che hanno anche il compito di cambiare i gettoni d’oro, come quelli che si possono vincere se si partecipa a diverse trasmissioni televisive, a coloro che ne sono in possesso.

A qualunque privato conviene andare proprio dai Banco Metalli per questi scambi poichè le tassazioni richieste, oltre l’IVA che resta invariata, sono ottime in quanto minori in quest’ultimi che invece nella Banca d’Italia. Un altro servizio importante ed esclusivo che offrono tutti i Banco Metalli è quello di poter acquistare oro da investimento, infatti sono gli unici che possono fondere l’oro usato, eliminare altri tipi di metallo e realizzare lingotti d’oro puro, chi li acquista può guadagnare qualcosa a distanza di tempo.

L’investimento in oro è un’attività praticata dal 2008 e, non a caso, in gergo l’oro viene visto come “bene rifugio” perché il suo prezzo non si svaluta quasi mai e tende a salire sempre di più (tutto questo può essere facilmente verificato tramite una veloce ricerca su internet tramite grafici o dati statistici).

Questo per i risparmiatori e investitori è un vero bene perché, attraverso questo procedimento, è molto semplice ricavare dei profitti solo stanziando dei soldi, che a differenza di altri investimenti e nella quasi totalità dei casi, che portano solo grandi margini di guadagno.

Per chiunque abbia intenzione di svolgere questa operazione deve solamente recarsi tramite un qualsiasi Banco Metalli e parlare con il personale, che sarà disponibile e gentile nel spiegare in modo chiaro come funzionano queste tipologie di investimento. Il personale è infatti qualificato e di competenza nel settore ed è sempre attento a soddisfare qualsiasi esigenza del suo cliente.